Parità di Genere e Inclusione
Rispetto per una Città migliore
Premessa
La lotta per la parità di genere e la promozione e la tutela dei diritti delle donne è una responsabilità collettiva che richiede progressi rapidi e sforzi da parte delle istituzioni nel suo complesso e pertanto anche della città di Chiari.
Proposte
- Adottare un protocollo di linguaggio inclusivo, anche e soprattutto negli ambiti istituzionali che permetta di valorizzare il ruolo delle donne all’interno della vita pubblica.
- Incentivare e sostenere l’apertura di attività imprenditoriali femminili e sostenibili sul territorio (attraverso fondi stanziati ad hoc ad esempio “donne, innovazione e impresa”).
- Implementare i servizi socio assistenziali quali asili nido e servizi di aiuto alla genitorialità.
- Diffondere la cultura della condivisione dei ruoli attraverso, ad esempio, l’incentivo a fruire di congedi e permessi di paternità.
- Prevedere percorsi educativi, anche attraverso la formazione delle/degli insegnanti e delle educatrici/educatori, e il coinvolgimento della genitorialità a partire dal Nido e dalla Scuola dell’Infanzia.
- Promuovere la formazione, la condivisione e il dialogo in merito al tema delle emozioni, della corporeità, dell’affettività e della sessualità nelle scuole attraverso la presenza o con un canale diretto con professionisti/e del settore.
- Favorire corsi di italiano e di avvicinamento culturale per famiglie straniere che spesso, in ragione della mancanza di inserimento e vicinanza di tutta la comunità, rischiano di compromettere l’integrazione dei propri figli all’interno del tessuto sociale cittadino.
- Considerare l’apertura di uno sportello immigrati che possa permettere agli stessi di essere accompagnati e tutelati nei loro primi passi nella realtà clarense, promovendo strumenti volti al dialogo tra Comune, imprese e associazioni del territorio.
- Attivare un dialogo tra le scuole medie inferiori e superiori e i centri antiviolenza e antidiscriminazione prevedendo cicli di incontri e di formazione del personale docente per essere in grado di identificare situazioni di molestie, ogni tipo di discriminazione e fragilità, anche con l’individuazione di un referente unico.
- Costituzione di uno Sportello Donna, che collabori con enti, servizi socio sanitari, realtà associative e professionisti/e del territorio e che fornisca informazioni quali, ad esempio, informazioni su asili nido e/o strutture per l’infanzia e di prima consulenza alle donne che vivono situazioni di fragilità, violenza, bullismo.